giovedì 23 ottobre 2008

Coralità dell'Arcaico

"[...] Allora sì, il coro potrà farsi testimone di un viaggio. E raggiungere lo sguardo e i pensieri di chi ascolta, prendendo il via tra antiche voci acquisite in un paese tra i monti e portandoli poi a vagare lontano, tra brughiere scozzesi, fiumi orientali e sperduti deserti sabbiosi. Ritrovandosi a sentire vicino la pulsione di un’essenza che non s’è mai allontanata, ma è sempre stata da qualche parte, dentro e attorno a noi, nascosta in certi sogni, in alcuni pensieri improvvisi, lungo desideri, fantasmi ancestrali, intime paure.
E cantare di una capra dispettosa, di un’anguilla avvelenata potrà essere un po’ come salpare, allora, inseguendo con lo sguardo le onde serene e distese dell’Arcaico."
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(da "Coralità dell'Arcaico - lungo le rotte di un cosmico vagare" di Luca Bonavia, di prossima pubblicazione su "La Cartellina")

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